Capri la sua storia.

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L’isola di Capri si trova nella parte meridionale del Golfo di Napoli ed è occupata da due altopiani, separati nel mezzo da una fertile pianura. L’isola si popolò a partire dal VIII a.c., quando greci e fenici scelsero questa terra come dimora. Ma il primo, vero estimatore di Capri fu l’Imperatore Tiberio, successore di Augusto sul trono di Roma.

Intorno al 30 d.c., Tiberio fece costruire nell’isola 12 sontuose ville, tra le quali la celebre Villa Jovis, dando a ciascuna di esse il nome di una divinità. Dalla caduta dell’Impero Romano (476 d.c.) fino a tutto l’Alto Medioevo (1000), Capri rimase sotto il controllo di Napoli, senza tuttavia venir influenzata dai cambiamenti politici che si verificavano nella città dominatrice, causati dall’alternarsi di varie dinastie, tra Angioini e Aragonesi. Nel frattempo Capri doveva risolvere ben altri problemi che continuarono per diversi secoli: presa di mira dalle continue scorrerie dei pirati e dimenticata da Napoli, la popolazione dovette spostarsi dalla costa rifugiandosi nelle alture che sorgevano all’interno dell’isola. Questo provocò una sorta di tracollo dell’economia isolana, basata soprattutto sulla pesca, ma anche la nascita dei due insediamenti urbani di Capri e Anacapri (1200).

Tra il 1200 e il 1500 l’isola fu assoggettata ai normanni e poi agli svevi, passando in mani spagnole e per ultimo, fino al crollo di Napoleone, in quelle dei francesi. È proprio a partire dal 1800 che si assiste al risveglio culturale dell’isola, e questo grazie ad un animato e crescente interesse da parte di artisti ed intellettuali europei. Attratti dallo splendido clima, dalla posizione e dalle meraviglie naturalistiche, inglesi, americani e tedeschi divennero i protagonisti di un’invasione pacifica dell’isola, la quale di conseguenza cominciò ad attrezzarsi per accogliere i turisti.Ai primi del 1900 l’isola accolse alcuni rifugiati politici, tra i quali lo scrittore russo Maxim Gorki e Lenin, seguiti negli anni Cinquanta dal celebre poeta cileno Pablo Neruda, che per alcuni anni visse in esilio nell’isola.

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